Oggi 10 Febbraio "Giorno del Ricordo" in memoria del massacro delle Foibe e l'esodo Giuliano Dalmata.
Il ricordo, come unica arma contro la superficialità in cui quotidianamente annega una società ormai troppo distratta, disorientata. La storiografia viene scritta dai vincitori e spesso, immani tragedie, finiscono nell'oblio dal quale, faticosamente, storici e studiosi cercano in maniera disperata di tirar fuori cenni di realtà, scampoli di verità.Dal 2005 con l'istituzione del "Giorno del Ricordo" celebriamo le quasi 20.000 vittime delle Foibe. Una tragedia nella tragedia, potremmo definire quanto accaduto sul finire del secondo conflitto mondiale. Ma l'uomo non è ancora sazio, ha bisogno ancora di veder scorrere sangue umano, guerre e genocidi si conducono incessantemente in nome di astratte e inconsistenti ideologie.
Forse ricordare non basta.
È necessario, prima ancora, ricercare conoscere, comprendere.
Ricordare è solo l'ultimo atto, un ultimo sguardo all'indietro per mai più perpetrare simili atrocità.
L' assessore alla cultura
Maria Fedele